Imparare a veleggiare non è facile, ma seguendo questi tre consigli fondamentali per principianti si può partire con il piede giusto: imparare a stare a bordo, capire cosa succede a bordo e saper agire correttamente. Leggi l'articolo per scoprire i dettagli.
Quando si muovono i primi passi nel mondo della vela si hanno generalmente due sentimenti contrapposti: da un lato il desiderio di imparare in fretta, di darsi da fare, di compiere personalmente tutte quelle azioni meravigliose che si sono osservate da terra oppure si sono viste al cinema o in televisione; dall’altro si ha il timore di commettere degli errori e provocare danni anche gravi alle persone o alle imbarcazioni.
Vediamo quali sono i passaggi fondamentali che un principiante deve compiere le prime volte che sale in barca.
Imparare a stare a bordo su una barca a vela
Imparare a stare a bordo in sicurezza su una barca a vela è fondamentale per chiunque voglia cimentarsi nella navigazione a vela. In questo paragrafo, vi forniremo alcuni consigli per evitare incidenti e contribuire alla sicurezza a bordo durante la navigazione.
È il requisito fondamentale che precede tutto il resto. Una persona che sa stare a bordo sarà sempre bene accolta dal comandante, anche se sarà di scarso aiuto pratico. Essere capaci di badare a se stessi e non farsi male è certamente la primissima cosa da imparare, come evitare di cadere fuoribordo o rotolare rovinosamente in pozzetto.
Comprendere che il boma è basso e pesante e preso in testa può portare conseguenze drammatiche; che bisogna sempre tenersi con una mano e che le draglie non sono molto resistenti mentre le sartie invece sono una presa molto solida, ad eccezione delle volanti; che non bisogna intralciare le manovre e che mettersi dietro qualcuno che recupera una scotta può significare prendere una gomitata in piena faccia.
Sottocoperta capire come dare una mano nelle incombenze più semplici, riponendo le proprie cose o quelle di tutti negli armadietti in modo che non intralcino e non costituiscano pericolo in caso di mare mosso.
Imparare il funzionamento del fornello basculante e ricordarsi che tutto quello che non bascula prima o poi volerà dal tavolo della dinette al pagliolato.
Mostrarsi sempre volenterosi e accomodanti e non un'inutile zavorra da sbarcare alla prima occasione.
Comprendere ciò che accade in coperta e diventare un membro attivo dell'equipaggio nella navigazione a vela
Navigare a vela è una delle esperienze più affascinanti e avvincenti che si possano vivere in mare aperto. Tuttavia, per chi è alle prime armi, può risultare difficile capire ciò che accade in coperta e diventare parte attiva dell'equipaggio.
Imparare a riconoscere la provenienza del vento, la regolazione delle vele e la nomenclatura dell'attrezzatura sono solo alcune delle cose che è importante conoscere per comprendere e partecipare attivamente alla navigazione a vela.
Avere cognizione di quello che succede in coperta è sicuramente un punto in più. Imparate a capire la provenienza del vento (basta guardare la bandiera), a riconoscere le andature e la regolazione di massima delle vele.
Osservate tutto quello che fa l’equipaggio e come la barca reagisce, prestate ascolto agli ordini del comandante e predisponetevi per la manovra, anche semplicemente tenendovi pronti a sedervi sul lato opposto dopo una virata.
Imparate la nomenclatura fondamentale dell’attrezzatura e le basi del linguaggio marinaresco; ciò è imprescindibile per capire quello che avviene intorno a voi.
Non abbiate paura di fare domande anche banali, ma scegliete ovviamente il momento opportuno, che non è mai durante una manovra.
Non prendete iniziative a meno che non si tratti di qualcosa che avete già fatto nelle medesime circostanze.
L'importanza di contribuire alle manovre durante la navigazione
In questo paragrafo, scoprirete come anche un piccolo contributo alle manovre durante la navigazione può fare la differenza, non solo per la sicurezza dell'equipaggio, ma anche per la propria crescita personale come velista. Vi saranno forniti alcuni consigli su come partecipare attivamente alla navigazione e diventare parte integrante dell'equipaggio.
Un contributo anche piccolo alle manovre dà soddisfazione sia al principiante che al comandante che sarà felice di vedere che avete imparato qualcosa che magari vi ha spiegato lui.
Saper fare i nodi fondamentali (la gassa, il nodo parlato e un nodo di arresto, savoia o cappuccino) vi spalancherà le porte della vita marinara. Imparate anche come lanciare correttamente una cima e come dare volta su una galloccia senza fare malloppi inestricabili.
Mettere i parabordi è generalmente uno dei primi compiti che vengono affidati: imparate come e a quale altezza vanno posizionati (che dipende anche dall’altezza del pontile o della banchina.
Imparate a prendere una trappa e portarla rapidamente a prua. Imparate anche cosa può succedere, soprattutto con vento laterale, se non siete abbastanza lesti.
Prendete confidenza con il funzionamento dei winch e provate a regolare una scotta, sia cazzando che lascando, con e senza la manovella; poi provate a farlo durante una virata.
Imparate il funzionamento del salpancora (nei pressi del gavone dell’ancora sempre con le scarpe ai piedi!) e i criteri fondamentali dell’ancoraggio (fondale adatto, metri di calumo, ecc.).
Quando vi sentite pronti per partecipare attivamente, fatelo presente al comandante e proponetevi, senza timore; sarà lui a dirvi quali sono le circostanze adatte a provare.
Soprattutto, non scoraggiatevi se le prime volte sbaglierete completamente il compito affidatovi: è successo a tutti agli inizi … anche a quelli che non lo raccontano!
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