
Naufragio all’Elba della nave oceanografica Fugro Mercator
Sabato 22 marzo, intorno alle 22:30, il catamarano oceanografico Fugro Mercator, impiegato per attività di ricerca in mare, è naufragato all’Isola d’Elba, finendo contro gli scogli all’ingresso di Capo d'Enfola.
Il catamarano, nel tentavo di ripararsi dal mare formato, ha urtato contro le rocce, provocando l’apertura di una falla nello scafo, con un conseguente copioso ingresso d’acqua
L’equipaggio, composto da 11 persone, per diverso tempo è riuscito a tenere sotto controllo l’ingresso d’acqua, ma poi con l’aumentare dell’allagamento, i motori sono andati in blackout e le pompe si sono fermate.
A quel punto, il comandante ha ordinato ai suoi uomini di abbandonare la nave. L’equipaggio è stato tratto in salvo dalla motovedetta della Capitaneria di Porto CP 805, prontamente intervenuta in soccorso.
Nessuna perdita di carburante, indagini in corso
Questa mattina, un elicottero della Guardia Costiera ha effettuato un sopralluogo dall’alto, confermando che non ci sono perdite di carburante.
Alla società armatrice, con sede alle Bahamas, è stato ordinato di provvedere alla rimozione della nave secondo quanto previsto dalla normativa italiana.
Una società specializzata ha già iniziato le prime ispezioni tecniche per il recupero, al fine di predisporre un piano d’intervento. La nave, al momento, è incastrata sugli scogli e non è in grado di disincagliarsi con mezzi propri.
Aperta un’indagine sulle cause dell’incidente
La Capitaneria di Porto ha aperto un’indagine per determinare le cause dell’incidente. In particolare, si vuole capire se la nave sia finita sugli scogli a causa di un guasto tecnico o di un errore di manovra.
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