lunedì 30 dicembre 2024
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Sir Robin Knox-Johnston vola sui foil dell’AC 75 Britannia

Un ospite d’eccezione per Ineos Team UK, il vincitore del primo giro del mondo in solitaria, oggi ottantenne ha raccontato: “avrei voluto che queste barche fossero arrivate 50 anni fa”

Sir Knox-Johnston durante l'allenamento su Ineos Team UK che lo ha visto ospite.
Sir Knox-Johnston durante l'allenamento su Ineos Team UK che lo ha visto ospite.
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Cosa può provare un velista di quasi 81 anni a bordo di un AC 75, le barche della prossima Coppa America? Emozioni uniche se il velista in questione è Sir Robin Knox-Johnston, il primo uomo a circumnavigare a vela il globo in occasione del Golden Globe nel 1969.

Il team britannico Ineos Team Uk, capitanato da un altro baronetto, Ben Ainslie, ha invitato l’iconico personaggio a bordo dell’AC 75.

Knox-Johnston è un velista che, età a parte, viene anche da un tipo di vela diversa. Pur avendo navigato spesso anche sui multiscafi, è considerato una sorta di simbolo della vela che potremmo definire “romantica” ma, nonostante un’etichetta ricevuta forse suo malgrado, l’ottantenne Sir ha dimostrato di “godere” anche sui foil. “Ho come il sospetto che sarà l’esperienza velica più veloce che abbia mai provato” ha ironizzato prima di salire a bordo. “Apprensione? Perché mai, io non vedo l’ora di salire a bordo”.

Knox-Johnston è stato posizionato a poppa durante l’uscita di allenamento con l’AC 75 Britannia. Un’uscita che aveva come obiettivo le manovre e non la velocità che si è “limitata” a superare di poco i 40 nodi. “Sono stato spesso sui multiscafi” ha raccontato alla fine dell’allenamento, “questo però è decisamente un passo avanti, ritengo sia qualcosa di fenomenale. Credo abbiamo superato i 42 nodi e in vita mia al massimo ne avevo fatti 32. Questo è un gioco veramente diverso ed è stato un privilegio per me essere a bordo e imparare qualcosa, vedere come conducono la barca è veramente impressionante” ha raccontato al termine dell’uscita. “Quando hanno iniziato a spingere sull’accelleratore la sensazione è stata quella di essere a bordo di una macchina sportiva, non è certamente il tipo di vela a cui sono abituato, ma stanno portando il nostro sport a un nuovo livello e io vorrei che questo fosse accaduto 50 anni prima”. Parola del “guru” dei velisti romantici.

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